Iva costruzione piscina e ristrutturazione: tutte le informazioni necessarie
Quale aliquota IVA si applica per la costruzione e per la ristrutturazione della piscina?
Per rispondere alla domanda è necessaria una premessa sulla relazione tra piscina ed abitazione.
La piscina interrata ad uso privato viene infatti considerata “pertinenza” dell’abitazione, come definito anche della sentenza del 8/8/2006 del Consiglio di Stato che evidenzia: “si intendono per pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di altra cosa”. Questa premessa è necessaria per precisare che la gestione dell’IVA che vedremo si applica sia per una casa di nuova costruzione, sia in caso di ristrutturazione, in quanto la piscina risulta un ampliamento e quindi una pertinenza.
Ciò comporta anche, ricordiamo, che una volta terminata la costruzione della piscina sarà necessario presentare all’Agenzia delle Entrate una pratica di variazione catastale, chiamata Do.C.Fa., comprendente la piscina come pertinenza.

Vediamo ora le aliquote:
Aliquota IVA al 4%
Per avere diritto all’applicazione dell’IVA agevolata al 4% sulla costruzione della piscina interrata, sono necessari i requisiti soggettivi e oggettivi per accedere all’agevolazione “prima casa”.
I requisiti soggettivi, da rispettare al momento della costruzione, sono:
- chi fa costruire la piscina non deve essere titolare esclusivo, o in comune con il coniuge, di un’altra abitazione nello stesso Comune in cui si trova la casa di cui la piscina diventerà pertinenza;
- non deve avere diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o nuda proprietà su un’altra casa, per la quale abbia già usufruito dell’agevolazione “prima casa” su tutto il territorio nazionale.
Il requisito oggettivo è che la casa presso cui verrà costruita la piscina interrata non deve rientrare nella categoria “abitazione di lusso”. È sufficiente che non sia accatastata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Ricordiamo che la sola piscina non basta a trasformare una casa in un bene di lusso, ma bisogna sempre prestare attenzione all’accatastamento per calcolare l’IVA della vasca.
Aliquota IVA in caso di disabilità certificate
Le persone con disabilità hanno diritto a una riduzione dell’aliquota IVA al 4% per la costruzione della piscina.
Per ottenerla è necessario presentare la seguente documentazione:
- copia documento di identità e del codice fiscale;
- un attestato della ASL che attesti la presenza di una disabilità funzionale tra quelle riconosciute (motoria, visiva, uditiva o del linguaggio) e la sua natura permanente;
- una certificazione medica (fornita dallo specialista della ASL di riferimento), che dimostri la relazione tra la disabilità e il bisogno del sussidio richiesto.
Aliquota IVA al 10%
Nel caso in cui non si posseggano i requisiti soggettivi per accedere all’agevolazione “prima casa” e che l’abitazione di cui la piscina interrata diventerà pertinenza non rientri in nessuna delle categorie catastali di lusso (quindi rispetti il requisito oggettivo), si ha diritto all’IVA agevolata al 10%.
La stessa percentuale si applica anche per le ristrutturazioni, anche qualora si tratti di una prima casa.
Aliquota IVA al 22%
Se la casa di cui la piscina diventerà pertinenza dovesse appartenere alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, e quindi “abitazione di lusso”, sarà applicata l’IVA ordinaria al 22%.
In sintesi
COSTRUZIONE
- IVA 4% Abitazione non di lusso + SI requisiti “prima casa” o disabilità
- IVA 10% Abitazione non di lusso + NO requisiti “prima casa”
- IVA 22% Abitazione di lusso (categoria catastale A/1, A/8 o A/9)
RISTRUTTURAZIONE
- IVA 10% Abitazione non di lusso + prima e seconda casa
- IVA 22% Abitazione di lusso